Siamo al rush finale, anche se 6 giorni sembrano un periodo lunghissimo.
Il tempo scorre lento, e la solitudine non aiuta.
Ora più nulla conta, se non il ritorno a casa.
Ci sono troppi pensieri e troppo caos nella mia testa, ora, per far si che possa scrivere qualcosa di sensato su ciò che mi circonda e su ciò che mi pervade.
Gli stessi appunti presi sulla Moleskine sembrano più deliri di Joyce che pensieri coerenti.
Qui pochi possono permettersi di sognare, perchè la priorità è sopravvivere. E pensare che nel nostro mondo esistono persone che, nonostante la fortuna di esser nate dalla parte "giusta", sprecano la loro vita, limitandosi ad esistere. Nulla più.
E' presto per elaborare, troppo presto: capirò veramente tutto una volta riabbracciata la mia vita.
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